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Magia

Una prima grande distinzione tra i generi dell’illusionismo è che lo spettacolo dell’illusionista può essere parlato o muto, per esempio le grandi illusioni sono solitamente “mute” mentre sono “parlate” come la cartomagia e il mentalismo. In generale l’illusionismo si divide in numerosi sottogeneri di seguito descritti.

Grandi illusioni

Genere tipicamente teatrale, è un ramo della magia generale e, come questa, si avvale di princìpi meccanici, ottici, elettrici, ecc., esaltando il lato spettacolare degli effetti. Non richiede in genere abilità, ma richiede molta esperienza ed arte della scena. Quindi è un genere per professionisti. Le grandi illusioni sono note anche come magia da palcoscenico, sebbene non sempre le grandi illusioni vengano presentate su un palcoscenico e non tutte le magie presentate su un palcoscenico rientrino nella categoria delle grandi illusioni, molto spesso infatti sul palcoscenico vengono presentati numeri di ipnosi e prestidigitazione.

Cartomagia

La cartomagia utilizza le carte da gioco come strumento principale per produrre effetti magici. Può essere presentata in scena, in sala, in close-up, ecc. Può servirsi delle sole carte o anche di altri attrezzi, ad esempio monete e dadi. Il soggetto principale dell’illusione deve essere comunque la carta da gioco (le carte francesi  ma anche carte napoletane, carte storiche (come i tarocchi) o speciali (carte bianche, carte ESP, carte numeriche, carte alfabetiche, carte illustrate, ecc.). Le magie possono essere realizzate con l’intero mazzo o con un piccolo gruppo di carte (packet trick). I giochi di carte possono essere automatici (ossia non richiedere alcuna abilità manuale), semiautomatici, di destrezza (in cui la componente tecnica svolge un ruolo decisivo) e di manipolazione.

Mentalismo

Il mentalismo riproduce, con il suo stile e il genere di effetti scelti, i presunti poteri paranormali di medium, cartomanti e occultisti. La differenza tra il mentalismo e gli altri generi risiede più nella presentazione che nei trucchi effettivamente usati. Il mago mentalista combina in vario modo trucchi classici per dare l’impressione di essere in grado di leggere nella mente del pubblico o di poter usare i suoi “poteri mentali” per influenzare il pensiero di chi gli sta davanti. Si basa sulla simulazione di effetti di telepatia, chiaroveggenza, divinazione, ecc., ottenuta mediante l’applicazione di vari princìpi, come: codici, scritture segrete, memorizzazioni, ecc. richiede soprattutto la capacità interpretativa del personaggio.

Micromagia

La micromagia (close-up) si riferisce ad un tipo di prestidigitazione adatto ad essere osservato da una distanza ravvicinata. Comprende tutti quei giochi di carte, monete, palline di spugna ecc. che possono essere eseguiti a stretto contatto con il pubblico, anche se molti abili prestigiatori riescono a fare grandiosi spettacoli di micromagia in un palcoscenico con il pubblico anche a discreta distanza. In altre parole si può definire come “Magia generale in forma tascabile”.

Manipolazione

E’ la prestigiazione di destrezza che si esercita senza attrezzi visibili, con le sole mani e gli oggetti da manipolare (carte, monete, palline, sigarette, ecc. ). Richiede notevole abilità, nonché il possesso di altre qualità (senso del ritmo, mimica, ecc.).

Magia Generale

E’ la branca più vasta della Magia; quella che si esegue con fazzoletti, corde, anelli, bicchieri, animali, dadi … pur essendo enormemente facilitata dall’uso di attrezzi, richiede comunque un certo grado di destrezza.